ASTERISCHI
Gaetano Salvemini, Lettera a Francesco Luigi Ferrari, agosto 1930
È solo dopo essere vissuto in paesi protestanti, che ho capito pienamente quale disastro morale sia per il nostro paese non il cattolicesimo astratto che comprende 6666 forme possibili di cattolicesimo, fra cui comprende quelle di san Francesco e di Gasparone, di Savonarola e di Molinas, di Santa Caterina e di Alessandro VI, ma quella forma di educazione morale che il clero cattolico italiano dà al popolo italiano e che i papi vogliono sia sempre data al popolo italiano. È questa esperienza dei paesi protestanti che ha fatto di me non un anticlericale, ma un anticattolico: non darei mai il mio voto a leggi anticlericali (cioè che limitassero i diritti politici del clero cattolico o vietassero l’apostolato cattolico); ma se avrò un solo momento di vita nell’Italia liberata dai Goti, quell’ultimo momento di vita voglio dedicarlo, come individuo libero, alla lotta contro la fede cattolica. Se morirò avendo distrutto nel cuore di un solo italiano la fede nella Chiesa cattolica la pervertitrice sistematica delle dignità umana, non sarò vissuto invano.
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